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5/6/2011 | Marcella Persola
Le banche italiane ''possono fare tanto'' sul terreno della previdenza complementare, soprattutto perché ''conoscono il loro cliente''. E' questo quello che pensa l'a.d. di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, che durante il suo intervento alla Giornata Nazionale della Previdenza ha fatto il punto sul ruolo che il sistema bancario può rivestire nel settore della previdenza.
''Abbiamo il compito di stimolare al momento giusto il tema della previdenza'', ha detto Passera che ha subito aggiunto: ''Dobbiamo fare bene la nostra parte di gestori e di consiglieri, e questo significa creare una nuova forma di intermediazione''.
Per l'a.d. di Intesa Sanpaolo operare nel mercato della previdenza complementare non si concretizza nella mera istituzione di un prodotto, ma significa accompagnare i clienti nelle loro scelte, anzitutto aiutandoli a prendere consapevolezza del proprio bisogno previdenziale e successivamente nel monitorare e verificare nel corso degli anni l'adeguatezza dell'accantonamento rispetto alla copertura pensionistica attesa.
Passera è convinto dell'importanza degli operatori finanziari e assicurativi affinché la previdenza complementare raggiunga una significativa diffusione in Italia.
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