Tempo di lettura: 2min

Asset allocation vs stock picking: ecco chi batte la crisi

4/8/2013 | Massimo Morici

La rotazione in portafoglio di diverse asset class è la strategia migliore in periodi turbolenti. Lo dimostra uno studio del Global Financial Institute di Deutsche Asset & Wealth Management


Le strategie di asset allocation sono più importanti dello stock picking: le prime offrono una dispersione dei rendimenti superiore rispetto all'attenta selezione dei titoli, soprattutto in tempi di crisi economica e di elevata volatilità dei mercati. È la conclusione contenuta nel nuovo report del Global Financial Institute (GFI) di Deutsche Asset & Wealth Management, in cui il finanziere Sir Evelyn de Rothschild e il professor Raghavendra Rau (University of Cambrdige) confrontano due diverse strategie di investimento: la selezione titoli all’interno di un’asset class predefinita e la rotazione in portafoglio di diverse asset class.

Nel white paper intitolato "Asset Allocation vs selezione dei titoli", il professor Rau in particolare evidenzia il risultato della sua simulazione che premia le strategie di asset allocation in periodi di crisi. Nel periodo analizzato, compreso tra il 1991 e il 2011 (più lungo rispetto a quelli degli studi precedenti sul tema), è emerso infatti che i periodi migliori per adottare una strategia di asset allocation sono quelli più turbolenti dell'economia globale, come la guerra del Golfo (febbraio 1991), il default della Russia (agosto 1998), l'inizio dello sboom della new economy (marzo 2000), il collasso della Lehman Brothers e l'inizio della crisi subprime (settembre 2008). Unica eccezione è la fase di sboom della new economy, che è stato un periodo importante per la selezione titoli.

Altrettanto importante è la vasta gamma di asset class analizzata dalla simulazione del professor Rau, che comprende un mix di asset class tradizionali e alternative, immobili e materie prime compresi. L’analista fa riferimento a un portafoglio costituito da un mix di azioni (45%), obbligazioni (30%), investimenti alternativi (20%) e liquidità (5%), in linea con quanto adottato dalle organizzazioni statunitensi come, ad esempio, i fondi pensione. La metodologia per la selezione di titoli, invece, garantisce la coerenza rigorosa alle norme di riequilibrio di asset allocation. In terzo luogo, l’universo investibile include senza preferenze sia titoli degli Stati Uniti che internazionali.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?