Duecentotrentacinque milioni totali di asset sotto gestione sul mercato tedesco e austriaco. Una gamma ristretta di fondi basata su idee "forti e uniche". Un approccio innovativo denominato Low Volatility Equity Strategy. E' questo il biglietto da visita di Gamax Management AG, società con sede in Lussemburgo, fondata nel 1996 e acquisita dal Gruppo Mediolanum nel 2001.

A partire dal 2007 la gestione dei fondi Gamax è passata a Mediolanum Asset Management che, a sua volta, ha scelto come sub-advisory la società DJE, casa di gestione tedesca indipendente con 11 miliardi di patrimonio e rappresentata dal fondatore Jens Ehrhrardt e dal figlio Jans. Ora Gamax Management AG fa il suo ingresso ufficiale in Italia con quattro fondi (Fondo Junior, Top 100, Maxi-Fonds Asien e Maxi Bond, ndr) e punta a crescere nel mercato istituzionale potendo già contare su due accordi di rilievo: uno siglato con Mc Gestioni e l'altro con Skandia.

"Uno dei nostri punti di forza è lo stile di gestione" spiega Furio Pietribiasi, Presidente del CdA di GAMAX Management "un approccio definito Low Volatilty Equity Strategy che prevede un investimento in azioni con volatilità controllata e ha come obiettivo quello di ottenere rendimenti positivi per gli investitori indipendentemente dal rendimento dell'indice di riferimento nel medio lungo periodo". Non a caso, ricorda ancora Pietribiasi, "negli ultimi 3 anni tutti i fondi della gamma hanno mostrato rendimenti positivi, sia in assoluto, rispetto al proprio high water mark, sia rispetto a un investimento nel Msci World in dollari (convertito in euro)". In particolare, negli ultimi tre anni il fondo Junior ha conseguito una performance del +7,22%, contro il -10,09% registrato dal benchmark, registrando una volatilità di 11,60% "inferiore rispetto, ad esempio, alla volatilità registrata da uno dei prodotti di maggiore successo di Carmignac, il Carmignac Investissement, che ha conseguito una performance pari al 4,71% e una volatilità superiore al 15%".