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Rhodes (M&G): "Queste sono le aziende che mi piacciono"

6/5/2012 | Roberto Abate

Piuttosto che i bancari, utilities e telecom, è meglio puntare su società in grado di crescere anno dopo anno, come le società globali di beni di consumo, spiega il gestore del fondo M&G Global Dividend


Il 2012 promette di essere un anno eccezionale per chi investe in dividendi con le sole quotate italiane, che pagheranno oltre 8 miliardi di euro, una cifra questa molto simile alle cedole record viste nell’anno precedente alla crisi finanziari, mentre in tutta Europa si stima che le aziende distribuiranno oltre 200 miliardi di euro in dividendi.


Ad offrire le cedole più alte saranno le società di telecomunicazioni e utility e non sorprende che questi settori siano il terreno di caccia preferito per molti degli investitori income tradizionali. Tuttavia, Stuart Rhodes (nella foto), gestore del fondo azionario M&G Global Dividend (3,5 miliardi di euro in gestione e rendimenti cumulativi del 48,5% dal lancio nel luglio 2008, sovraperformando del 26,9% rispetto al benchmark, l’Indice MSCI World), avverte che questa concentrazione degli investimenti potrebbe avere degli aspetti negativi: "Molte società in questi settori sono fondamentalmente poco attrattive perché sono aziende molto regolamentate, dove le prospettive di crescita di lungo termine sono deliberatamente ingabbiate".


Il gestore è convinto che un’azienda non possa ottenere una crescita di lungo termine dei dividendi senza un ampliamento delle attività nel lungo periodo: "Di conseguenza il potenziale di crescita dei dividendi di queste aziende è altamente limitato – di fatto molto simile a un’obbligazione– e quindi poco interessante per chi investe con un orizzonte di lungo termine". Ma a differenza di molti tradizionali investitori income, Stuart Rhodes seleziona i titoli in base alle loro possibilità di crescita costante dei loro dividendi, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul dividend yield. Le medie storiche mostrano come le aziende che anno dopo anno hanno aumentato i propri dividendi hanno portato rendimenti superiori – crescita di capitale e profitti – nel lungo termine.


Si tratta di  società di beni di consumo, che giocano un ruolo prominente nel portafoglio del fondo M&G Global Dividend in quanto il gestore trova in questo settore un gran numero di aziende che aumentano i propri dividendi: “Molte di queste aziende di qualità sono grandi multinazionali con buone potenzialità di crescita nel lungo termine che permettono loro di aumentare i dividendi anno dopo anno, incuranti del contesto economico”. Qualche esempio? Reckitt Benckiser e Nestlé sono aziende che piacciono al gestore, ed entrambe vantano uno storico eccellente di crescita costante dei dividendi, nonostante scambino a prezzi convenienti.


Rhodes, infine, continua ad avere un approccio cauto rispetto alle banche: negli ultimi mesi il gestore ha aumentato l’esposizione all’industria finanziaria in senso più ampio, come BlackRock e la borsa dei derivati CME , che hanno posizioni di leadership nei rispettivi settori di attività. Un’altra nuova posizione del fondo è The Link Real Estate Investment Trust (o The Link REIT), una società immobiliare basata a Hong Kong che gestisce centri commenrciali e parcheggi auto.

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