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Consulenti (ex-promotori), ecco il segreto di un portafoglio emergente

5/18/2012 | Massimo Morici

I mercati emergenti in aggregato sono stati moderatamente deboli in aprile, ma con sostanziali divergenze a livello di paesi, spiega ad AdvisorOnline Irina Miklavchich, gestore del fondo Threadneedle Global Emerging Markets Equity Fund


I piccoli fanno meglio dei grandi. Una regola che vale anche per i paesi emergenti. “I mercati emergenti in aggregato sono stati moderatamente deboli in aprile, ma con sostanziali divergenze a livello di paesi”, spiega ad AdvisorOnline Irina Miklavchich (nella foto), gestore del fondo Threadneedle Global Emerging Markets Equity Fund. “Per esempio il Brasile – prosegue - ha sottoperformato come risultato della pressione dal governo sulle banche per tagliare gli spread, che hanno fatto calare le valutazioni nel settore; la Russia  ha perso terreno sulla scia di prezzi del petrolio più bassi; e l'India ha continuato a combattere contro uno scenario che include un significativo deficit fiscale e l'assenza di opzioni strategiche nelle politiche dell a banca centrale. Tuttavia, alcuni dei mercati più piccoli hanno performato bene, come la Tailandia che continua a fare bene in seguito alla ripresa economica dalle alluvioni dello scorso anno, supportata in particolare dal settore bancario”.


Nel mese di aprile, spiega Miklavchich, il fondo ha sottopesato i finanziari considerando le aspettative di ulteriori margini di pressione sulle banche in Brasile, mentre in Cina vede migliori opportunità in altre aree. "Abbiamo preso profitto da Nasper, provider di media elettronici in Sudafrica, che ha segnato una forte performance del titolo. Altrove - prosegue - abbiamo stabilito nuove posizioni in SK Telecom della Corea, dove le valutazioni al ribasso offrono significativi rialzi potenziali. In Corea abbiamo consolidato l'esposizione nel settore bancario (Hana Financial e Shinhan). Infine, il fondo ha partecipato all'IPO della società petrolchimica Alpek, che offre ragionevoli e attrattive valutazioni".


Miklavchich, infine, spiega di aver posizionato il portafoglio del fondo in modo da trarre maggiori vantaggi dalla dinamica crescente dei consumi interni sul lungo termine, che porterà molti paesi a essere meno dipendenti dalla domanda esterna. Le politiche di supporto ai consumi domestici, tuttavia, differiscono da paese a paese e spesso non sono del tutto favorevoli al mercato nel breve termine, sottolinea il gestore. Geograficamente, Miklavchich ritiene di trovare le migliori opportunità nei mercati più piccoli, dove ha identificato numerosi trend  di cresctia strutturali.

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