Eni: L'Ad Paolo Scaroni ha presentato il piano strategico per il periodo 2013-2016. Il Cane a sei zampe punta ad una crescita superiore al 4% medio annuo della produzione di idrocarburi al 2016. A livello di indebitamento, la società di San Donato Milanese prevede di mantenere il leverage all'interno di una forchetta tra il 10 e il 30% e ha in programma 56,8 miliardi di investimenti per il periodo 2013-2016. Stimata un forte generazione di cassa, intorno ai 20 miliardi all’anno, e oltre 10 miliardi di dismissioni, comprese quelle di Galp e Snam. Eni intende inoltre adottare una nuova politica di remunerazione degli azionisti, che prevede il ricorso alla distribuzione di un dividendo progressivo e un nuovo programma di buyback.

Generali: ha archiviato il 2012 con un utile netto crollato dell'89,5% a 90 milioni di euro rispetto all'anno prima. Sul risultato hanno pesato svalutazioni nette per 1,7 miliardi di euro di cui 1,271 miliardi solo nel quarto trimestre. L'utile operativo è invece cresciuto del 10,5% a 4,2 miliardi di euro. Nel ramo vita, il risultato operativo è salito a 2,7 miliardi (+9,7%) mentre quello nel ramo danni ha raggiunto i 1,7 miliardi (+5,6%). Il Cda proporrà all’assemblea un dividendo stabile a 0,20 euro.