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Borsa in Diretta, si riparte sotto il segno di Visco

2/11/2013 | Redazione Advisor

Piazza Affari torna alla piena operatività dopo il bel rally messo a segno venerdì scorso. Mentre tiene banco fra gli analisti il monito lanciato dal governatore di Bankitalia.


 

Piazza Affari torna alla piena operatività dopo il bel rally messo a segno venerdì scorso. Mentre infiamma la polemica tra i vari partiti politici in vista delle imminenti elezioni politiche, tiene banco fra gli analisti il monito lanciato dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, che nel weekend appena trascorso ha invitato l'Italia a non abbassare la guardia. Sul capitolo Monte dei Paschi, Visco ha chiarito come le gravi vicende che nelle ultime settimane hanno interessato l'istituto non cambino le valutazioni di Bankitalia sulle condizioni complessive del sistema bancario italiano. "All’origine delle difficoltà del gruppo MPS vi sono un’ambiziosa operazione di acquisizione effettuata alla vigilia dello scoppio della crisi, sulle cui modalità sono in corso approfondimenti importanti e doverosi, e una gestione dei rischi finanziari non adeguata".

Saipem: dopo aver annunciato di aver acquisito da novembre ordini per 3,2 miliardi di dollari hanno confermato i target per il 2013 e per spiegare il crollo dei margini, come motivazione, hanno ribadito il differente mix all’interno del portafoglio ordini, con alcuni contratti caratterizzati da minore profittabilità. Gli analisti di Exane hanno confermato la loro visione neutrale sul titolo Saipem con target price a 21,8 euro, prevedendo però un taglio del dividendo pari al 60% mentre il management ha ribadito che non è necessario un cambio nella politica di dividendi, che attualmente prevede un payout al 33%.

 

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Fiat: Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, durante un roadshow con gli investitori avrebbe fatto sapere che Chrysler potrebbe battere i target di Ebit al 2014 (4,8 miliardi di dollari) e continuare a crescere nel 2015 e che il Lingotto, senza l’apporto di Detroit, potrebbe raggiungere il break even a livello di cash flow operativo nel 2013-2014 con perdite in calo rispetto al rosso di 700 milioni di euro registrato nel 2012. Il top manager ha inoltre escluso piani di quotazione per Ferrari e Maserati e che ci sono possibilità di trasferimento della liquidità generata da Chrysler a supporto di Fiat.

 

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Articolo tratto dalla newsletter Borsa in Diretta di BNP Paribas.

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