Monte dei Paschi di Siena: ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta pari a 47,4 milioni di euro rispetto all'utile di 42,2 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Il margine d'interesse è sceso a 715,5 milioni di euro mentre le commissioni nette sono passate da 450 milioni agli attuali 412,6 milioni di euro. Il Core Tier 1 è stabile al 10,8%.

Exor: , holding del gruppo Fiat, ha riportato nel terzo trimestre un utile netto consolidato attribuibile ai soci della controllante in crescita a 71,8 milioni di euro dai 7,5 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Il Net Asset Value (Nav) è ammontato a 7,46 milioni di euro e mostra un incremento di 1,14 miliardi rispetto a fine 2011. La società prevede per l'esercizio 2012 un risultato positivo.

Total : ha siglato il prolungamento di un'intesa con Qatar Petroluem. Il nuovo contratto ha ora una durata di 25 anni e prevede lo sviluppo del campo offshore Al Khalij. Secondo gli accordi, il colosso petrolifero francese manterrà una quota pari al 60% mentre la società araba deterrà una partecipazione del 40%.

Infineon : ha archiviato il quarto trimestre con un giro d'affari in calo ma sopra le attese. Le vendite si sono attestate a 982 milioni di euro contro i 1,04 miliardi registrati un anno fa. I, dato è in calo, ma è al di sopra delle stime del consensus pari a 974 milioni. L'utile trimestrale del gruppo tedesco è salito del 10% a 138 milioni.

Enel: Il colosso energetico nei giorni scorsi ha annunciato d'aver chiuso i primi nove mesi con un risultato netto di Gruppo di 2,8 miliardi euro, il 19,6% in meno rispetto all’analogo periodo del 2011. In controtendenza gli ultimi 3 mesi, periodo nel quale l'ex monopolista ha visto risultato netto e utile netto ordinario salire rispettivamente del 5 e 6,2 per cento. I risultati hanno avuto un fondamentale traino dalle economie di America del Sud e Europa dell'Est, aree capaci di bilanciare i conti non brillanti dell'Europa continentale. In questo contesto, importante è stato per Enel confermare i target per il 2012. Questo risultato non era stato centrato dalla rivale E.On, costretta a lanciare un profit warning. La nuova dimostrazione del management di centrare gli obiettivi dichiarati potrebbe favorire un riposizionamento degli investitori sul gruppo italiano. La scommessa per il 2013 è un'ulteriore abbattimento del debito, fattore essenziale per Enel vista la sua esposizione ai mercati spagnolo e italiano.