Enel: Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ha confermato l'obiettivo di riduzione dell'indebitamento del colosso energetico italiano a 43 miliardi di euro per la fine del 2012. Lo ha detto a margine di un convegno organizzato dall'azienda per la quinta edizione della Settimana internazionale della Salute e della Sicurezza. A fine giugno l'indebitamento di Enel ammontava a 47,5 miliardi di euro.

Atlantia: Goldman Sachs, pur confermando la loro visione neutrale su Atlantia, hanno alzato il target price a 13 euro dal precedente 12,5 euro. “Alcune parti del piano di investimenti in Italia saranno implementate più tardi del previsto in scia alla complessità dei processi autorizzativi”, hanno spiegato gli analisti che abbassano le loro stime sui capex 2013-2014 in Italia da 1,3 a 1,1 miliardi di euro l’anno.

Volkswagen: L'amministratore delegato, Martin Winterkorn, e il presidente del Consiglio di sorveglianza, Ferdinand Piech, di Volkwagen hanno intenzione di restare ai vertici del colosso automobilistico tedesco ancora per qualche anno. Piech, in un'intervista ha detto infatti di voler restare al fianco del Ceo dell'azienda teutonica fino al lancio della nuova versione della Golf, modello che viene rinnovato ogni 5-7 anni.

Edf: Edf è prossima al rafforzamento del suo più vecchio reattore, attivo dal 1977 per poi estenderlo anche ai restanti impianti dell'azienda francese. L'autorità di sicurezza nucleare nazionale ha infatti obbligato la società elettrica transalpina a migliorare i livelli di sicurezza dei suoi stabilimenti entro la metà del prossimo anno. Edf eseguirà i lavori anche se il Governo ha intenzione di chiudere l’impianto per fine 2016.

Unicredit: Appuntamento con i risultati del terzo trimestre 2012 quest'oggi per Unicredit, con il titolo dell'istituto di credito che potrebbe così essere osservato speciale degli investitori. L'appuntamento odierno è particolarmente siggnificativo in quanto permette di fare il punto sulla società a un anno dall'annuncio del lancio del cospicuo aumento di capitale completato a inizio 2012. Passata la fase acuta di tensione che ha coinvolto nei mesi precedenti lo spread tra Btp e Bund, ora il catalizzatore principale di mercato è rappresentato per Unicredit dall'andamento del business italiano. In gioco vi è la valutazione della bontà economica della revisione della squadra manageriale apportata dall'Ad Ghizzoni. La componente legata al margine di interesse potrebbe invece essere impattata negativamente dal tasso Euribor particolarmente basso di questi mesi mentre i ricavi hanno nella debolezza congiunturale di questa fase il loro elemento di incertezza.