Occhio alle operazioni cross-border, saranno loro a rilanciare il mercato delle fusioni e acquisizioni, da tempo in frenata con l'andamento dell'economia dell'eurozona.

 

Questo è il risultato della ricerca condotta dall'Intelligence Unit dell'Economist in collaborazione con lo studio legale Clifford Chance.
Ad emergere è la cautela che caratterizza molte organizzazioni di fronte all'attuale crisi: il 79% delle aziende punta a crescere focalizzandosi sul prorpio core business. Dall'altra parte il 78% delle società vede le maggiori prospettive di crescita sui mercati internazionali, con un focus ai mercati emergenti (56% degli intervistati). Questa tendenza traina le aspettative in termini di operazioni di cross-border M&A, che sono viste in crescita in particolare con riferimento ai mercati emergenti.

 

"Si tratta di un trend positivo che sta interessando anche il nostro paese" osserva Paolo Sersale, responsabile delle pratiche M&A di Clifford Chance in Italia. "Di fronte ad un mercato interno che da tempo mostra segnali di debolezza, gli scambi internazionali sono la principaale opportunità per tornare a crescere. In questo contesto, si sono visti e si vedranno investimenti esteri in Italia, anche da paesi emergenti che fino a poco tempo fa erano oggetti di investimenti italiani, come Cina e Brasile".

 

Sul fronte dell'M&A si segnala il Certificato Delta 1 su M&A Index di UBS.
Tale strumento ha come sottostante singoli titoli appartenenti all’indice UBS Merger & Acquisitions – Europe Investable Total Return, indice stillato dall’Equity Research di UBS e composto da società europee che, secondo il team di ricerca di UBS specializzato nell’M&A, saranno coinvolte in operazioni di fusioni e acquisizioni nei prossimi 12 mesi.