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Reddito fisso, non tutti i titoli di Stato sono da buttare

6/23/2014 | Massimo Morici

Secondo il team multi asset di M&G i titoli governativi mainstream a lunga scadenza offrono ancora un buon potenziale di diversificazione rispetto all'esposizione azionaria


Il team multi asset di M&G Investments si alliena al clima bullish del momento, puntando sull’azionario e diminuendo complessivamente la propria esposizione ai titoli di Stato. E’ quanto si legge nell’ultimo outlook del team multi asset della casa di investimento britannica, che continua però a individuare alcune opportunità nel reddito fisso, soprattutto in titoli di Stato mainstream a lunga scadenza, che offrono ancora un buon potenziale di diversificazione rispetto all’esposizione azionaria.

"Tra i titoli a reddito fisso in portafoglio, abbiamo delle considerevoli posizioni in alcuni titoli di Stato dell’Europa periferica e dei mercati emergenti, dove osserviamo che gli investitori sono ancora sovracompensati per il rischio assunto. Abbiamo inoltre reintrodotto un po’ di esposizione al credito: nonostante la significativa compressione degli spread negli ultimi anni, diversificare sul credito rimane una componente importante e utile di un portafoglio multi-asset” spiega Juan Nevado, team multi asset di M&G e cogestore del fondo M&G Dynaminc Allocation, aggiungendo che il team ha mantenuto una posizione di peso sui titoli di Stato dei paesi dell'Europa periferica (con una preferenza per Spagna e Portogallo) e alcuni mercati emergenti (Malesia, Messico, Sud Africa e Brasile).

Il team, inoltre, ha ridotto la posizione lunga sui Treasuries a 30 anni e aperto una posizione corta sui Bund tedeschi a 10 anni, mentre mantiene una posizione lunga sui Bonos a 10 anni. Passando in rassegna le altre asset class, nell’azionario il team di M&G, nonostante il valore offerto da alcuni mercati azionari occidentali sia un po’ diminuito viste le performance negli ultimi 12 mesi, ha aumentato l’esposizione ad alcuni particolari settori caratterizzati da valutazioni ancora interessanti come il comparto tecnologia e il bancario negli USA. Per quanto riguarda gli emergenti, infine, che richiedono ancora cautela, poiché rimangono alcuni rischi reali, il team ha preferito essere scarico di azionario cinese e ha aggiunto dopo un’attenta osservazione delle valutazioni una posizione sui titoli di Stato brasiliani a due anni.

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