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3/14/2018 | Stefano Massarotto - Facchini Rossi Soci
La Commissione Europea ha presentato l’8 marzo scorso il proprio piano d’azione per la realizzazione di un sistema finanziario che sostenga il programma dell’Unione per il clima e lo sviluppo sostenibile (i.e. riduzione del 40% delle emissioni di gas ad effetto serra, con investimenti nell’ordine di 180 miliardi all’anno).
Partendo quindi dalle raccomandazioni avanzate dall’High – Level Expert Group on sustanaible finance (Hleg), l’UE ha prediposto una roadmap “per rafforzare il ruolo della finanza nella realizzazione di un’economia efficiente che consegua anche obiettivi ambientali e sociali”.
In particolare, l’industria finanziaria dovrà, in futuro, fare i conti con:
- l’istituzione di marchi UE per i prodotti finanziari verdi che permettono agli investitori di individuare agevolmente gli investimenti che rispettano i criteri di sostenibilità;
- l’obbligo per i gestori ed investitori istituzionali di tenere conto dei fattori di sostenibilità nel processo di investimento;
- l’obbligo per le imprese di assicurazione e di investimento di consigliare i clienti in base alle loro preferenze in materia di sostenibilità;
- una maggiore sostenibilità nei requisiti prudenziali per le banche e le imprese di assicurazione;
- una maggiore trasparenza nelle comunicazioni societarie.
In sostanza sarà fondamentale riorientare i capitali privati versi investimenti più sostenibili mediante un riesame globale del funzionamento del nostro sistema finanziario. Si tratta di un passo necessario per consentire all’UE di rendere più sostenibile la crescita economica, garantire la stabilità del sistema finanziario e promuovere maggior trasparenza e una visione a lungo termine. Questa impostazione è alla base anche del progetto per l’Unione dei mercati dei capitali.
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