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5/3/2017 | Stefano Massarotto - Facchino Rossi Soci Studio Tributario Associato
Con il Decreto Legge 24 aprile 2017 n. 50, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 95 è stata finalmente resa nota nei suoi dettagli la cosiddetta “manovrina”, volta a rendere ancora più attrattivi gli investimenti in Italia.
Il decreto appena varato dal governo renderà difatti accessibile a tutte le imprese qualificabili come PMI le deroghe al diritto societario concesse attualmente alle sole start up innovative per quanto concerne la creazione, l’offerta al pubblico e la gestione delle quote societarie, abilitando di fatto, un ricorso più generalizzato alla disciplina dell’equity crowfunding. Si potrà quindi investire in tutte le piccole e medie imprese, anche in quelle più stabili e tradizionali a prescindere dai profili di innovatività delle stesse.
Con il DL n. 50/2017 viene poi finalmente disciplinato il trattamento fiscale dei proventi derivanti dagli investimenti effettuati nelle società o nei fondi gestiti da manager e gestori (c.d. carried interest). La norma traccia una più precisa linea di demarcazione stabilendo che tali proventi costituiscono in ogni caso redditi di capitale o redditi diversi quando sussistono determinate condizioni (volte a garantire l’allineamento di interessi e rischi tra gestori e investitori). Obiettivo della presente disposizione è garantire l’ulteriore sviluppo del private equity e del private debt, strumenti necessari per il ricambio generazionale delle PMI italiane.
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