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7/3/2024 | Daniele Barzaghi
Alessandra Losito (in foto) è responsabile di Pictet Wealth Management in Italia, boutique di private banking che nel nostro Paese vanta un team di circa 30 private banker.
Proseguiamo con lei la mappatura dell'industria italiana del private banking e del wealth management, interloquendo direttamente con i protagonisti del mercato attraverso una serie di interviste brevi e concrete. (Qui le precedenti interviste, con Renato Miraglia di UniCredit, Andrea Ghidoni di Fideuram, Marco Bernardi di Banca Generali, Giampaolo Stivella di Fineco, Matteo Benetti di Credem Euromobiliare PB, Stefano Volpato di Banca Mediolanum, Federico Taddei di Ersel, Luca Bonansea di Bnp Paribas Pb&Wm, Mario Ruta di Allianz Bank, Alessandro Varaldo di Banca Aletti, Giovanni Ronca di Ubs Gwm, Daniele Carullo di Credit Agricole, Lorenzo Bassani di Mediobanca Premier, Maurizio Corsoni di Banca Finnat e Stefano Vecchi di Banca Investis).
Alessandra Losito, delineiamo quello che è oggi il perimetro della vostra struttura di wealth management e private banking a partire dai numeri.
Pictet Wealth Management è la divisione di private banking del gruppo indipendente Pictet, presente in Italia da oltre 20 anni e oggi forte di oltre 50 professionisti dislocati nelle quattro sedi di Milano, Torino, Roma e Verona,
A livello globale, il gruppo Pictet, fondato a Ginevra nel 1805, conta oggi 30 sedi con oltre 5.400 dipendenti e gestisce un patrimonio che alla fine del primo trimestre era quantificato in circa 700 miliardi di euro.
Quali aspetti hanno caratterizzato la vostra azione nell’ultimo semestre? Su quali elementi vi state concentrando in particolare?
Da sempre adottiamo visione e approccio di lungo termine, prestando particolare attenzione a temi come passaggi generazionali, digitalizzazione dei servizi e rispetto di criteri etici e di sostenibilità nella selezione degli investimenti.
Nell’ultimo semestre abbiamo in particolare aggiornato la nostra ricerca sui Liquidity events in Italia, in collaborazione con il Politecnico di Milano, mettendo in luce il ruolo sempre più centrale dei fondi di private equity a sostegno delle imprese italiane e dei conseguenti benefici per l’economia reale del nostro Paese e per le famiglie di imprenditori che diventano a tutti gli effetti investitori istituzionali, accompagnandoli in questo passaggio di ruolo.
Inoltre, consapevoli del periodo storico di cambiamenti e trasformazioni in cui siamo immersi, abbiamo dato il via alla prima edizione dell'evento Pictet Vision, rivolto agli operatori del mercato, per analizzare il panorama odierno dell'economia reale, esplorandone le molteplici opportunità di private equity, private debt, immobiliare e salute.
Con l’obiettivo di proteggere, sviluppare e trasmettere il patrimonio tra le generazioni, organizziamo ogni anno incontri di cultura finanziaria e imprenditoriale ed eventi di networking dedicati alla NextGen e alla donne, sempre più protagonisti del wealth management dei prossimi anni.
Come spiegare a un cittadino risparmiatore o a un private banker concorrente cosa distingue il vostro modello dall’offerta delle altre banche?
Siamo da sempre impegnati a creare valore di lungo termine per i nostri clienti, in linea con i valori del gruppo di integrità, spirito imprenditoriale e responsabilità, e ci poniamo come gestore patrimoniale multigenerazionale, forti della solidità finanziaria e della continua ricerca di competenze ed eccellenza nelle strategie di investimento, che fanno di Pictet una realtà unica da oltre 200 anni.
Fiore all’occhiello della divisione di WM sono l’ampia gamma e la continua innovazione relativa agli investimenti alternativi, l’attenzione alle tematiche legate al passaggio generazionale, l’approccio di investimento tematico-settoriale e uno stile di investimento simile agli “endownments” di matrice anglosassone (come quello delle fondazioni di Harvard e Yale).
Per meglio rispondere alle richieste di una clientela sempre più diversificata e sofisticata, il nostro team è diventato negli anni sempre più eterogeneo e inclusivo, non soltanto per quanto riguarda il genere, ma anche per età, background e personalità. Questa diversità ha rappresentato un punto di forza e ha contribuito alla crescita del business in Italia negli ultimi anni, permettendoci di intercettare le variegate esigenze dei clienti e accompagnare al meglio il processo di wealth transfer particolarmente complesso nelle famiglie con grandi patrimoni, proponendo un approccio di coesistenza generazionale.
Grazie al lavoro di squadra tra wealth managers e specialisti dei vari settori siamo in grado di offrire un servizio di qualità con un approccio globale, ma erogato in prossimità.
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