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5/9/2017 | Redazione Private
La Banca d'Italia ha avviato il procedimento per la chiusura della succursale italiana della Bsi Europe. La decisione - spiega la Vigilanza - è stata adottata a seguito di verifiche ispettive, "condotte dal 3 al 14 ottobre 2016, dalle quali sono emerse gravi violazioni alla normativa in materia di antiriciclaggio, con rischio di reiterazione delle irregolarità".
Per effetto del provvedimento, che riguarda in sostanza gli uffici di Milano e di Como (alle quali sono riconducibili masse per poco meno di un miliardo di franchi) Bsi potrà esclusivamente effettuare operazioni al fine di consentire alla clientela il ritiro delle proprie disponibilità o il trasferimento delle stesse presso altri intermediari.
Non più tardi di una settimana fa, lo scorso tre maggio, Efg International aveva portato a termine l'acquisizione di BSI in Lussemburgo, attraverso un'operazione di fusione che includeva anche la filiale italiana dell'istituto ticinese.
La reazione del gruppo controllato dalla famiglia greca Latsis - che annunciò l'acquisizione della banca svizzera nel febbraio del 2016 (leggi) - non si è fatto attendere. In un comunicato Efg sottolinea come i rilevi di Bankitalia si riferiscano a un periodo antecedente l'acquisizione di Bsi e non tengano conto di misure adottate dopo il completamento dell'operazione, a novembre del 2016. Etf - prosegue la nota - è in contatto con Via Nazionale e sta valutando un'opposizione al provvedimento che, in ogni caso, non riguarda i rapporti con i clienti italiani gestiti al di fuori dell'Italia. "I clienti italiani - precisa il comunicato - restano una priorità strategica per Efg International. Il processo di integrazione di Bsi in Efg si trova in uno stato avanzato e proseguirà secondo i piani".
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