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1/9/2017 | Redazione Advisor
Prosegue la crescita del private banking in Italia. Secondo l'ultima indagine di Magstat, giunta alla tredicesima edizione, il totale degli asset under management che si spartiscono i 253 player analizzati nel report è arrivato a sfiorare quota 865 miliardi di euro al 31 dicembre 2015. Esattamente gli asset in gestione si sono attestati a 864,8 miliardi, suddivisi su 906.630 clienti: un valore in crescita del 15% rispetto ai 751 miliardi del 2014.
In particolare, gli 864,8 miliardi di euro risultano così ripartiti:
- 793,4 miliardi di euro (pari al 91,7% del mercato servito) sono nelle mani di 120 operatori finanziari specializzati nel private banking; questo grazie alla consulenza di 14.491 private banker distribuiti in 2.395 filiali/uffici dedicati suddivisi su 889.930 clienti;
- i restanti 71,4 miliardi di euro (pari all’8,3% del mercato servito) appartengono, invece, a 133 family office dove lavorano 582 family officer suddivisi su 16.700 clienti.
Come si può vedere, quest’anno, la spartizione dell’asset prevede solo due categorie: private banking e family office. “Tale scelta è stata dettata dall’impossibilità di inquadrare numerosi operatori all’interno di una e una sola delle vecchie categorie (banche commerciali italiane, banche d’affari estere, banche italiane specializzate, sgr-sim-boutique finanziarie, reti di promotori finanziari con divisioni private)”, precisa Magstat, che poi prosegue citando alcuni nomi.
Per esempio:
- Allianz Bank FA, Hypo Tirol Bank e Finanza e Futuro Private Advisory–Deutsche Bank hanno i requisiti per essere inserite nella vecchia categoria delle banche d’affari estere, ma anche tra le reti di promotori finanziari con divisioni private;
- Banca Euromobiliare, Banca Generali e Banca Patrimoni & C. Sella dispongono al proprio interno di una rete di consulenti finanziari (private banker a provvigione), ma anche di una struttura di private banker a dipendenza;
- Banca Intermobiliare, Banca Leonardo, Cassa Lombarda, Banca Ifigest, Credit Suisse Italy ed Ersel Sim dispongono tutti di consulenti finanziari (private banker a provvigione) che operano in sinergia con i private banker a dipendenza;
- Infine, la società ricorda che Fideuram-Intesa San Paolo Private Banking dal 1° luglio 2015 ha unito tre reti (Fideuram, Sanpaolo Invest e Intesa Sanpaolo Private Banking), diventando così impossibile da classificare all’interno di una delle vecchie categorie da loro create.
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