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Bond, ripartire da 4 pilastri

11/5/2014 | pieremilio.gadda

Le aree sovraffolate da evitare nel reddito fisso, le opportunità da cogliere tra obbligazioni e valute


Nessuna classe di attivo ha disorientato gli investitori, nel corso degli ultimi 12 mesi, come l'universo obbligazionario. Basti pensare ai rendimenti dei Treasury americani, crollati nel mese di ottobre fin sotto il 2%, prima di risalire a quota 2,3%. Ma per ritrovare la bussola, è necessario ripartire da quattro pilastri.

 

“Punto primo”, irrompe Jeremy Cunningham, senior portfolio manager fixed income presso AllianceBernstein: “Il reddito fisso non va in pensione”. Secondo la previsione media formulata dal comitato della Federal Reserve americana, il tasso sui Fed Funds aumenterà da zero all’1,5% entro la fine del 2015, per salire a quasi il 4% entro la fine del 2017: si dovrebbe trattare quindi, salvo sorprese, di un ritmo graduale, lento e costante. “Ci aspettiamo qualche picco di volatilità fintantoché la Fed porterà avanti il percorso verso la “normalizzazione” - premette Cunningham -. Ma secondo la nostra opinione, gli investitori non devono temere movimenti violenti, come avvenne nel 1981 o nel 1994. In Europa, le società continueranno a godere di un accesso al capitale a tassi di interesse bassi, sostenendo le loro attuali prospettive e la qualità del credito”.

 

Punto numero due: acquisire una mentalità globale, mantenendosi prudenti sulle valute. Il percorso divergente seguito dalle banche centrali darà vita a nuove opportunità sia nei mercati obbligazionari che in quelli valutari. “Noi crediamo che includere un po’ di esposizione globale verso gli obbligazionari possa diversificare il rischio di tasso di interesse e offrire maggiori occasioni di elevati rendimenti. Ma gli investitori devono essere in grado di distinguere tra le esposizioni valutarie che aggiungeranno reddito al portafoglio e quelle che invece aumenteranno soltanto la volatilità”.

 

Punto numero tre: evitare le zone sovraffollate: Cunningham ne identifica in particolare due: i prestiti bancari ad alto rendimento e le obbligazioni high yield classificate CCC.

 

Quarto, gestire il rischio di liquidità, senza fuggire. In fasi di stress, il premio al rischio sugli investimenti meno liquidi si amplifica, facendo scendere i prezzi. Kli investitori l'hanno imparato a proprie spese. “Tuttavia, è anche aumentata l’opportunità di assumere il rischio di liquidità nei segmenti di mercato più stressati. Le strategie unconstrained, in questo caso, offrono la possibilità di accedere a opportunità di investimento attraenti in attività illiquide— e la loro flessibilità consente di bilanciare dinamicamente i diversi rischi obbligazionari”.

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