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10/3/2018 | Massimo Trabattoni – Responsabile azionario Italia di Kairos
Contrariamente a quanto ci si aspettava, la manovra di bilancio presentata dal governo in data 28 settembre 2018 ha scosso i mercati, risultando ben al di sopra delle aspettative: se da una parte infatti le informazioni trapelate in precedenza indicavano un deficit attorno all’1,6%, dall’altra la proposta del governo si è invece attestata al 2,4% causando una forte discesa del mercato italiano in quanto accolta negativamente sia in termini quantitavi che in termini qualitativi, non essendo infatti presenti in essa misure d’investimento per la crescita.
La reazione dei mercati alla manovra è stata violenta con lo spread che, subito risalito, ha provocato la discesa dell’indice azionario. Si sono infatti registrati flussi in uscita dal mercato italiano, frutto di una mancanza di fiducia nei confronti del neo-Governo e nel contenuto del Def che, a differenza di quanto auspicato dal consensus, sembra gravare i conti dello Stato di ulteriore debito.
Alla vigilia dell’approvazione, i settori più colpiti sono stati da una parte il settore finanziario, le cui necessità di capitale dipendono anche dai movimenti dello spread, e dall’altra le utilities, i cui business sono caratterizzati dalla forte dipendenza domestica.
Sarà interessante capire come nelle prossime settimane si possa trovare una strada per risollevarsi da uno scenario tutt’altro che positivo. Come di consueto potrebbero non mancare delle opportunità d’investimento, al momento individuabili nel segmento delle medium-small cap.
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