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11/11/2014 | Redazione Advisor
Banca Intermobiliare conferma l'andamento positivo del primo semestre e chiude i primi nove mesi dell'anno con un utile di 8,5 milioni di euro (a fronte di una perdita di 1,6 milioni subita nello stesso periodo del 2013). Il risultato della gestione operativa è di 39,1 milioni di euro, in crescita del 73% su base annua.
Se la raccolta complessiva della banca è sostanzialmente stabile a 14,7 miliardi, +0,5% rispetto a settembre di un anno fa, si evidenzia una marcata tendenza divergente tra gestito e amministrato: il primo sale del 7,5% a 7,3 miliardi, la raccolta amministrata invece cala, della stessa misura, 7,6% attestandosi a 4,7 miliardi di euro.
Scendono a 1,1 miliardi anche gli impieghi alla clientela (-13,7% su dicembre 2013): l'effetto di una politica di contrazione delle erogazioni che trova nel perdurare della fase recessiva dell'economia la principale ragion d'essere.
Alla data del 30.09.2014, fa sapere Banca Intermobiliare in una nota, si conferma l’adeguatezza e la solidità patrimoniale dell'istituto, anche alla luce dell’introduzione dei nuovi criteri dell’accordo di Basilea 3. Il patrimonio di vigilanza complessivo (Fondi propri), calcolato su base volontaria data l’appartenenza al Gruppo Veneto Banca, ammonta a 312 Milioni di Euro (295 Milioni di Euro al 31.12.2013). L’eccedenza di Fondi propri al 30 settembre è pari a 125 Milioni di Euro in aumento del 14,7% rispetto ai 109 Milioni di Euro relativi al 31 dicembre 2013. I coefficienti di vigilanza consolidati risultano adeguati alle soglie stabilite dall’accordo di Basilea 3, il Coefficiente di Capitale Primario di classe 1 (CET1) si attesta a 12,05% (soglia minima 4,5%), il Tier 1 capital ratio a 12,05% (soglia minima 6%) e il Total capital ratio a 13,34% (soglia minima 8%).
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