Tempo di lettura: 2min
2/7/2024 | Daniele Barzaghi
UniCredit è pronta a stanziare 10 miliardi di euro di sostegno alle imprese nel 2024, come terza edizione del programma “UniCredit per l’Italia” (che ha già visto stanziati 8 miliardi nel 2022 e 10 nel 2023).
La strategia di quest’anno intende rafforzare un modello di “crescita inclusiva”, come lo ha definito Remo Taricani (in foto), viceresponsabile per l’Italia del gruppo.
Tale concetto è declinato - in tutte le sette region (da circa un milione di clienti ciasciuna) in cui è distinta la geografia nazionale di UniCredit - in una focalizzazione dell’iniziativa sulle tematiche sostenibili ESG, in particolare in cinque aree specifiche.
La prima è quella delle microimprese (4 milioni di aziende e 4,5 milioni di occupati, pari al 40% della forza lavoro nazionale), anche sostenendo l’imprenditoria femmine (in italia un’azienda su cinque è guidata da una donna. In Europa una su tre) e giovanile.
La seconda è quella del terzo settore (350.000 enti – compresi quelli ecclesiastici - e 4,5 milioni di volontari in Italia), con un plafond dedicato da 500 milioni di euro.
La terza è il comparto agricolo, particolarmente mediatizzato in queste settimane, cui viene dedicato un miliardo di euro; Unicredit vanta in questo settore 200 gestori specializzati.
La quarta è la filiera del turismo, con prodotti di credito coerenti con la stagionalità di incasso del settore.
La quinta è quella che Taricani definisce “Made in Italy”, ovvero le eccellenze nazionali e le catene produttive campioni di esportazioni.
“Ben il 40% dei 10 miliardi stanziati saranno erogati al Sud, dove oggi è basato circa un terzo delle pmi italiane” prosegue il Deputy Head. “Lì il sistema ha di fronte anche una grande sfida demografica, visto che dal 2011 la popolazione si è ridotta di un milione di abitanti”.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie