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AIPB indica la rotta per il 2023

2/15/2023 | Francesco D'Arco

Da una nuova analisi degli outlook dei soci asset manager emerge un quadro chiaro sul futuro degli investimenti. A presentarla il presidente Andrea Ragaini che ha parlato anche del nuovo annuario.


Rallentamento. Ė questa la parola più frequentemente utilizzata nella mappatura che AIPB ha svolto su un campione rappresentativo degli outlook elaborati dagli asset manager associati.

"È la prima volta che realizziamo un'analisi di questo genere. Un'analisi che completa l'offerta e il lavoro dell'Ufficio Studi di AIPB che da 18 anni raccoglie e riporta dati importanti per avere una fotografia dell'industria del private banking" ha spiegato il presidente Andrea Ragaini (nella foto) in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo documento e dell'edizione 2022 dell'Annuario dell'associazione.

 

"L'annuario rimane l'unico volume dove è possibile ottenere le informazioni complete sui protagonisti del private banking" ha chiarito Ragaini che ha parlato di AIPB come di un'associazione - l'unica - che non rappresenta solo una "categoria di operatori, ma un'intera industria che vede come attori protagonisti i distributori, gli asset manager, le compagnie assicurative e gli studi professionali". 

Proprio per questa sua natura ampia, oggi, AIPB si propone come punto di incontro di tutti questi attori che trovano "nella nostra associazione un luogo di confronto importante".

 

Sul tema outlook il presidente AIPB, riprendendo i risultati della analisi realizzata dall'Ufficio Studi della associazione, ha presentato un sentiment che vede un "indebolimento dell'economia riconducibile in parte al ritiro coordinato delle politiche accomodanti, dall'altro a specifici rischi dei singoli Paesi". In questo scenario gli asset manager associati ritengono che l'inflazione abbia raggiunto ormai il suo picco, ma il rientro al target del 2% non avverrà nel 2023.

"Complessivamente il quadro macroeconomico che emerge dalla nostra analisi non presenta brutte notizie" ha commentato Ragaini: "è complesso ed ancora caratterizzato da una transizione verso un nuovo scenario internazionale, da una convivenza con l'inflazione e dalla stretta della politica monetaria, ma questo non significa che non vi siano opportunità".

 

E quali sono queste opportunità? "C'è un accordo su un ritorno dell'asset class obbligazionaria, con forte interesse per i titoli governativi (soprattutto USA) e per i titoli corporate investment grade" risponde Ragaini che indica opportunità anche nei private markets, "ma con un approccio selettivo", chiarisce il presidente di Aipb che parla di cautela quando si riferisce ai mercati azionari, "questa la parola più gettonata negli outlook degli asset manager associati ad AIPB".

 

In questo contesto che ruolo dovrà giocare il private banking?  "In questo quadro risulta evidente il ruolo della consulenza professionale, e soprattutto di quella private, che deve monitorare e adottare rapidamente le scelte di investimento a uno scenario in rapido cambiamento. Un'attività che viene agevolata dalla frequenza degli incontri tra consulente e cliente che, grazie all'utilizzo di diversi canali, oggi ha raggiunto una media di 13 appuntamenti all'anno", ha sottolineato Ragaini.

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