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11/9/2018 | Redazione Private
Banca Finnat archivia i primi nove mesi dell’anno con un utile consolidato di 3,97 milioni da 27,579 milioni al 30 settembre 2017, sul quale ha inciso (per 24,765 milioni al lordo delle imposte) una rilevante plusvalenza conseguita a seguito della vendita di titoli azionari afferenti alla quota residua che la banca deteneva nel London Stock Exchange.
Le masse totali del gruppo raggiungono 16,1 miliardi con una crescita annua superiore al 10%. Nei primi nove mesi del 2018 l’istituto ha realizzato commissioni nette consolidate per 36,41 milioni (+8%) grazie al contributo, tra l’altro, dei servizi di collocamento titoli e consulenza alle società quotande.
Il margine d’interesse, si legge in una nota, aumenta del 32% da 6,504 milioni di euro al 30 settembre 2017 a 8,581 milioni.
In aumento i costi operativi a 37,3 milioni (+7%) soprattutto per le spese del personale cresciute a seguito dell’aumento della squadra dei consulenti private banker.
Banca Finnat, che controlla InvestiRe Sgr, nel periodo ha aumentato l’attività di gestione di fondi immobiliari, saliti da 40 a 44 e indica di aver posto le basi “per nuove operazioni che si concretizzeranno nell’ultimo trimestre dell’anno”, si legge in una nota di commento alla trimestrale. Il gruppo ha un patrimonio di vigilanza di 160,7 milioni con un Cet1 ratio del 28,6 per cento.
Banca Finnat alla fine del terzo trimestre aveva azioni proprie in portafoglio corrispondenti al 7,9% del capitale della banca.
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