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3/30/2018 | Redazione AdvisorPrivate
Banca del Fucino punta a crescere nel settore private banking e del wealth management di alta gamma attraverso anche l’aggregazione di altre realtà del settore, l’ingresso di nuovi professionisti attivi nella gestione di grandi patrimoni e la possibile quotazione in Borsa della banca. E lo fa insieme al gruppo Barents, individuato (anche dall’advisor finanziario Rothschild) come miglior operatore per lo sviluppo della più antica banca privata romana fondata dai principi Torlonia e guidata dalla stessa famiglia.
L’operazione prevede un piano industriale quinquennale, con la firma di un memorandum of understanding che si basa su di un aumento di capitale di 50 milioni di euro e il deconsolidamento di tutto il portafoglio di 300 milioni di euro di crediti deteriorati (Npe).
“Crediamo in un futuro che veda sempre di più la specializzazione della nostra realtà nel settore private e wealth management di alta gamma. La famiglia ha già sostenuto un aumento di 30 milioni di euro e questo nuovo passo ci permetterà di portare avanti aggregazioni nel settore", ha dichiarato Alessandro Poma Murialdo, presidente di Banca del Fucino, che poi ha concluso dicendo che sono in sintonia con il management interno e con il gruppo Barents e che credono che l’ulteriore rafforzamento patrimoniale e il deconsolidamento totale degli attivi non performing permetteranno di incidere una forte accelerazione alla crescita della Banca.
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