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5/20/2016 | PierEmilio Gadda
La "voluntary bis" si farà entro luglio e comunque prima della fine dell'estate. Secondo nuove indiscrezioni, circolate nelle ultime ore, sarebbe tramontata l'ipotesi di introdurre un meccanismo strutturale analogo a quello presente in Germania, per favorire l'emersione dei capitali detenuti illegalmente all'estero.
La procedura dovrebbe ricalcare quella utilizzata nella prima fase e consentire quindi la regolarizzazione delle annualità 2015 e 2016. Secondo stime, attraverso la riapertura dei termini, il governo punta a raccogliere una cifra compresa tra 1 e 2 miliardi. L'incasso andrebbe a finanziare il nuovo piano modulare di sgravi fiscali, al quale sta lavorando l'esecutivo.
Secondo i numeri ufficiali comunicati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze lo scorso nove dicembre, la prima fase della voluntary disclosure, conclusasi il 30 novembre, ha prodotto 129 mila domande di adesione per un valore di circa 60 miliardi. Il gettito stimato dal governo per l'operazione - è nell'ordine di 3,8 miliardi di euro.
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