Una sovraesposizione al comparto azionario, con un sovrappeso nelle azioni statunitensi rispetto alle obbligazioni high grade e nelle azioni dell’Eurozona rispetto a quelle dei mercati emergenti. Questo il suggerimento degli strategist di Ubs WM, che all'interno della UBS House View - Investor’s Guide raccomandano di adottare una leggera propensione al rischio, all'interno di una maggiore diversificazione del portafoglio, sia a livello di classi di attivi sia di regioni geografiche.

 

Lo scorso mese, la società svizzera aveva aperto una posizione di sovrappeso sull‘high yield americano, che aveva raggiunto rendimenti del 9,5%. “Da allora, c‘è stato un rapido recupero e i rendimenti sono scesi vicino l‘8%. Abbiamo pertanto deciso di chiudere questo sovrappeso e di spostarlo sul mercato azionario statunitense, che dovrebbe beneficiare maggiormente delle mutate aspettative riguardo la politica monetaria”, si legge nella survey.

 

Intanto, da questa parte del mondo, l'Europa è rimasta indietro nella fase di recupero. Secondo gli esperti di Ubs, gli utili societari dell’Eurozona beneficiano della robusta domanda interna, del miglioramento della redditività e dei bassi costi di rifinanziamento, favoriti dalla politica monetaria accomodante. “Crediamo che i rischi di natura politica siano relativamente contenuti e l’Eurozona rappresenta la nostra area geografica d'elezione, con sovrappesi sull‘high yield e sull'azionario”, spiega Matteo Ramenghi, chief Investment officer di Ubs WM Italy. In particolare, un Paese interessante è rappresentato dall'Italia, la cui economia è in ripresa e le cui azioni mostrano una delle più basse correlazioni con l'MSCI Emu, grazie alla ponderazione settoriale tipica del mercato.

 

Quanto all'high yield europeo, le obbligazioni di questo comparto offrono “un rendimento a scadenza del 5,2%, il che risulta particolarmente interessante rispetto ad altre categorie di investimento a reddito fisso europee”, spiega Ubs WM, che poi conclude dicendo che le “valutazioni sono interessanti”.