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Lesné (SPDR ETFs): "Convertibili? Un buon compromesso tra prudenza e rischio"

1/27/2016 | Stefania Pescarmona

Grazie al profilo di rendimento asimmetrico, possono rivelarsi interessanti nel 2016


Uno scenario caratterizzato da una volatilità ancora elevata e mercati a gennaio protagonisti di forti cali, indica l'insorgenza di un mercato Orso a lungo termine o, più ottimisticamente, rappresenta un segnale di attesa in vista del decollo? A porsi la domanda è Antoine Lesné, EMEA Head of ETF strategy at SPDR ETFs, che spiega che l'andamento dei mercati azionari è stato raramente così impegnativo come quello del mese di gennaio.

 

Mentre la Cina ha dato il via alla tendenza ribassista, il calo dei prezzi del petrolio, le tensioni geopolitiche tra l'Iran e l'Arabia Saudita e una stagione deludente di utili potrebbero continuare a gettare un'ombra che mantiene con fermezza il mercato azionario fuori dal territorio Toro. Il 2016 è senza dubbio un anno complesso, “ma è ancora troppo presto per affermare che stiamo entrando in un lungo mercato Orso”, dichiara Lesné, che ritiene che gli investitori farebbero bene a guardare oltre le attuali turbolenze, assumendo un atteggiamento prudente ma positivo.

 

In questo contesto, secondo Lesné, una risposta si può trovare nei bond convertibili. “Le obbligazioni convertibili globali appartengono al gruppo di asset-class rischiose ma, per il loro profilo di rendimento asimmetrico, possono rivelarsi interessanti nel 2016”, commenta Lesné, che aggiunge che si tratta di strumenti che possono proteggere parzialmente nei downside, nel caso in cui il trend continui a essere ribassista, e catturare rendimenti positivi, nel caso in cui i mercati recuperino.

 

La recente caduta del mercato ha portato gli indici delle obbligazioni convertibili globali molto più vicino alle valutazioni di lungo periodo in termini di delta. Allo stesso tempo, la volatilità implicita resta inferiore rispetto alle esplosioni precedenti, offrendo un modo potenzialmente attraente per la copertura del rischio azionario globale. E per gli investitori incerti sulla tempistica del mercato, questa esposizione offre una forma di sincronizzazione automatica: la sensibilità azionaria diminuisce rapidamente in recessione e accelera di nuovo come i mercati rimbalzano.

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