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Fondi Ucits, no alla denominazione "complesso"

9/17/2012 | Marcella Persola

Le case di gestione si oppongono all'idea della Commissione Europea, seconda la quale anche i fondi Ucits dovrebbero essere separati in complessi e non complessi.


Sarà più difficile vendere fondi Ucits "complessi" in Europa? Ne sono convinti gli asset manager che hanno partecipato all'indagine condotta da KPMG sulle prospettive che potrebbero aprirsi sul mercato della distribuzione in Europa con l'introduzione della MiFID II.

Nella ricerca condotta dalla società di consulenza, i cui risultati sono riportati sul FtFM si evidenzia che 19 case di gestione sulle 23 intervistate si vorrebbe opporre al piano della Commissione Europea che vuole marchiare alcuni fondi Ucits come "complessi". La suddivisione tra fondi complessi e non complessi renderebbe secondo i partecipanti alla survey il mercato della distribuzione più difficile. Oggi, difatti, tutti i prodotti distribuiti e collocati presso il mercato reatil sono identificati come non complessi. 

Quale potrebbe essere la soluzione? Secondo alcuni si potrebbero creare delle sottocategorie, senza andare a inficiare la denominazione Ucits. Perché il timore principali è che si crei ancora più confusione e che questo dialogo con le istituzioni diventi sempre più estenuante. 

 

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