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Ucits V, nel mirino della Ue le commissioni di performance

11/19/2012 | Ippolito Catania

Un parlamentare verde tedesco ha presentato un emendamento alla Ucits V in cui propone di vietare gli incentivi legati ai traguardi di rendimento


Vietare le commissioni di performance. L'idea del bando agli incentivi riconosciuti ai gestore di fondi aperti quanto raggiungono determinati traguardi di rendimento in un certo periodo di tempo, è venuta a un parlamentare europeo dei Verdi, il tedesco Sven Giegold.

In un suo emendamento alla bozza della direttiva Ucits V (ancora in discussione), è stato incluso un paragrafo per le SGR secondo il quale, come sottolinea FTfm, verrebbero incluse tra le politiche di remunerazione dei gestori "solo i costi diretti al mantenimento e alla protezione degli investimenti". Nello stesso emendamento non si menzionano, invece, le commissioni di performance.

"Non credo ci siano bisogno di questi incentivi" ha dichiarato in seguito Giegold, puntando il dito contro l'uso di criteri dubbi nella scelta dei benchmark, che a volte risultano troppo facili da battere, permettendo così al gestore di ottenere i bonus.

 

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