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4/15/2015 | Paolo Ludovici - Ludovici & Partners
Con comunicato del 1° aprile 2015, il Governo Italiano ha annunciato l’avvenuta sottoscrizione di un accordo per lo scambio di informazioni su richiesta tra l’Italia e Città del Vaticano. Si tratta del primo accordo per lo scambio di informazioni sottoscritto dallo Stato del Vaticano con un altro Paese.
Lo scambio avverrà in conformità ai più aggiornati standard internazionali in materia di scambio di informazioni (Art. 26, Modello OCSE) che escludono la possibilità di opporre il segreto bancario a richieste provenienti dalle autorità fiscali competenti dell’altro Stato contraente.
L’accordo fa seguito a quelli di analogo contenuto recentemente stipulati con la Svizzera, Liechtenstein ed il Principato di Monaco. A differenza di questi ultimi tuttavia, l’accordo con il Vaticano non è stato stipulato in conseguenza della normativa italiana in materia di voluntary disclosure in quanto il Vaticano non è incluso in alcuna black list prevista dalla normativa italiana.
Inoltre, a differenza di quanto previsto da tali accordi, quello con il Vaticano ha efficacia retroattiva, prevedendo lo scambio di informazione con riferimento ai periodi d’imposta successivi al 1° gennaio 2009.
Sulla base di quanto indicato nel comunicato stampa, l’accordo disciplinerà ulteriori aspetti oltre allo scambio di informazioni. In particolare, dovrebbero essere previste modalità semplificate per l’adempimento agli obblighi tributari relativi alle attività finanziarie detenute nella Città del Vaticano per talune tipologie di persone fisiche e giuridiche residenti in Italia. Per comprendere l’esatto contenuto di tali semplificazioni si dovrà però attendere la pubblicazione del testo ufficiale dell’accordo.
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