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4/1/2015 | Paolo Ludovici - Ludovici & Partners
Il 19 marzo 2015 la Confederazione Elvetica e l’Unione Europea hanno siglato un accordo per lo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari, in conformità agli standard definiti dall’OCSE. L’accordo prevede, a condizioni di reciprocità, la comunicazione sistematica di informazioni predeterminate relative ai rapporti di natura finanziaria intrattenuti presso istituzioni finanziarie Svizzere da residenti dei 28 Stati membri dell’Unione Europea.
L’amministrazione finanziaria svizzera trasmetterà quindi annualmente, tra l’altro, all’amministrazione finanziaria italiana informazioni dettagliate in relazione ai contribuenti italiani che intrattengono conti o depositi con istituzioni finanziarie svizzere quali, ad esempio, il saldo o valore del conto e l’importo totale dei proventi accreditati.
A tal fine sono posti in capo agli intermediari finanziari specifici obblighi di due diligence in relazione alla propria clientela. A differenza di quanto previsto dagli accordi bilaterali recentemente stipulati dall’Italia con Svizzera, Liechtenstein e Principato di Monaco, tale comunicazione avverrà a prescindere da qualsiasi iniziativa o richiesta da parte dell’amministrazione finanziaria italiana.
Neppure le informazioni trasmesse devono necessariamente avere una qualche rilevanza ai fini delle attività di accertamento e verifica. Lo scambio avverrà a partire dal 2018 ed avrà ad oggetto dati ed informazioni raccolti a partire dal 2017. L’Unione Europea ha enfatizzato l’interesse comune ad adottare prima di tale data provvedimenti finalizzati a regolarizzare le posizioni pregresse, quali le procedure di voluntary disclosure in corso in Italia e Germania.
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