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Tax Corner - Occhi puntati sulle imposte di successione statunitensi

2/25/2015 | Paolo Ludovici - Ludovici & Partners

Uno degli effetti collaterali della normativa FATCA è rinvenibile nella maggiore probabilità di concreta applicazione delle imposte di successione e donazione in relazione ad investimenti in attività finanziarie statunitensi.


Uno degli effetti collaterali della normativa FATCA è rinvenibile nella maggiore probabilità di concreta applicazione delle imposte di successione e donazione in relazione ad investimenti in attività finanziarie statunitensi.

 

Tali imposte sono dovute negli Stati Uniti anche nei confronti di persone fisiche che al momento del decesso non sono cittadini statunitensi né residenti ai fini tributari negli Stati Uniti (c.d. non resident alien, NRA), con riferimento ai beni situati in territorio USA (US situs property) come, ad esempio, le azioni ed obbligazioni emesse da società statunitensi. Se il valore lordo dei beni detenuti negli Stati Uniti eccede l’importo di 60.000 $, deve esser presentata apposita dichiarazione e l’imposta è dovuta con aliquote progressive che variano dal 18 fino al 40 per cento per la parte del patrimonio che eccede un milione di euro.

 

Ciononostante, l’imposta era in passato raramente applicata, soprattutto con riferimento ad investimenti in attività finanziarie di portafoglio, per la mancata conoscenza da parte degli eredi dei propri obblighi derivanti dalla normativa statunitense nonché per le difficoltà pratiche connesse all’applicazione dell’imposta.

 

Il nuovo ruolo assunto dagli intermediari finanziari nei confronti dell’amministrazione finanziaria statunitense ha, tuttavia, modificato tale situazione. Sempre più frequentemente, infatti, gli intermediari finanziari, anche non residenti negli USA, richiedono ai fini dello svincolo dei titoli a favore degli eredi, l’esibizione del certificato rilasciato dall’amministrazione finanziaria statunitense che conferma il corretto assolvimento dell’imposta. L’ottenimento di tale certificato è infatti necessario per escludere l’irrogazione di sanzioni nei loro confronti. 

 

Si ricorda, peraltro, che se il de cuius è residente in Italia, i beni saranno inclusi anche nella base imponibile dell’imposta di successione italiana, che troverà applicazione con le aliquote ordinarie (dal 4 all’8 per cento) con riconoscimento in detrazione dell’imposta applicata all’estero.

 

 

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