Gli investitori che lavorano con più intermediari possono delegarne uno, previo consenso, al pagamento della Tobin Tax, la nuova imposta introdotta dalla legge di Stabilità 2013 del 24 dicembre 2012 che colpisce gli acquirenti di azioni italiane emesse dalle blue chip (società con capitalizzazione superiore a 500 milioni di euro) e gli operatori in derivati con sottostante in azioni e indici italiani. E' una delle novità contenute nel decreto di attuazione della Tobin Tax anticipate da MF - Milano Finanza.

Le società quotate, stando al decreto attuativo, che non sono colpite dall'imposta dovranno comunicare la relativa certificazione entro il 10 dicembre di ogni anno al ministero dell'Economia che entro la fine dell'anno renderà noto su internet l'elenco delle società escluse dal balzello. Si salvano dal pagamento dell'imposta anche i prodotti di risparmio gestito e assicurativo, come i fondi comuni e le unit linked, si salvano dalla Tobin tax. Il decreto precisa che anche le sicav saranno escluse così come gli strumenti finanziari esteri. I prodotti ibridi, invece, in parte italiani e in parte esteri saranno tassati solo se la componente tricolore è superiore al 40%. Escluse dal pagamento dell'imposta anche le operazioni intraday: si paga sui titoli in portafoglio a fine giornata. 

Nel provvedimento, infine, è previsto per il 16 luglio 2013 il primo appuntamento alla cassa, mentre per tutte i tipi di prodotto cui si applica la Tobin Tax è fissato il criterio per cui il saldo avviene il 16 del mese successivo all'operazione.