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6/5/2012
Gli unici depositi che non pagheranno l’imposta di bollo (minimo di 34,20 euro) saranno quelli minimi, ossia i conti che non superano i 5.000 euro. Le precisazioni arrivate con il decreto del Mef del 24 maggio scorso, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 127 del 1° giugno, attuativo del decreto Salva Italia, fanno luce sui dubbi relativi alla nuova mini – patrimoniale sui conti correnti e libretti di risparmio sia su quella relativa al bollo sugli strumenti finanziari: il conto corrente che non supera i 5.000 euro, intestato alla persona fisica, è esente dalla nuova imposta di bollo, mentre più conti intestati allo stesso "cliente" presso lo stesso istituto di credito, singolarmente inferiori ai 5.000 euro ma complessivamente oltre la soglia, sono imponibili.
Scatta l’esenzione, invece, se il valore medio della giacenza media risulta in rosso, ma il conto negativo non concorre al calcolo per l’esenzione. L’imposta è dovuta una volta all’anno ed è trattenuta direttamente dagli enti gestori al momento della rendicontazione: al 31 dicembre, se la periodicità della comunicazione è annuale; alla fine del periodo rendicontato, in caso di scadenza infrannuale; e alla data di chiusura del conto. Dal 1° gennaio 2012 anche gli estratti conto e i rendiconti dei libretti di risparmio inviati dalle banche o da Poste ai clienti scontano un bollo annuale di 34,20 euro, se il cliente è persona fisica, 100 euro se lo stesso è persona giuridica.
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