Malgrado la crisi finanziaria iniziata nel 2007, secondo Credit Suisse che ha pubblicato il secondo Global Wealth Report, la ricchezza globale privata è aumentata di 117.000 miliardi di dollari tra il 2000 e il 2011, grazie anche a un'impennata dei mercati emergenti.

Ma cosa potrebbe riservarci il prossimo futuro? La ricchezza privata totale, scrivono gli analisti della banca elevetica, dovrebbe aumentare del 50% nei prossimi 5 anni, passando dagli attuali 231 ai 345 mila miliardi di dollari nel 2016, pari a una crescita media annuale dell'8,45.

Il patrimonio netto mondiale pro capite della popolazione adulta è destinato a raggiungere i 70.700 dollari nel 2016, quasi il 40 per cento in più rispetto al 2011. In questo scenario la Cina subentrerà al Giappone come secondo paese più ricco al mondo, con un patrimonio privato totale di 39 mila miliardi di dollari nel 2016, contro i 31 mila miliardi del Giappone. Gli Stati Uniti dovrebbero confermarsi al primo posto del ranking mondiale della ricchezza, con una previsione del patrimonio privato totale pari a 82 mila miliardi di dollari. Al terzo e al quarto posto seguono, a distanza notevole, Francia e Germania, rispettivamente con 20.110 e 9.600 miliardi di dollari.

Nei prossimi cinque anni dovremmo assistere a un marcato miglioramento del ranking dei paesi emergenti. La ricchezza, sia in Cina che in Africa, dovrebbe aumentare nel complesso di oltre il 90 per cento, ma le previsioni per India e Brasile sono persino migliori, con un patrimonio personale più che raddoppiato entro il 2016.

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