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10/13/2011 | Massimo Morici
Sono 66 le banche europee che dovranno aumentare il capitale a seguito della crisi del debito sovrano dei paesi dell'Eurozona. La stima è di Credit Suisse a un giorno dall'annuncio dell'avvio di questo percorso da parte del presidente della Commmissione Ue, José Manuel Barroso.
Secondo gli analisti della banca elvetica, la revisione dei test dell'Eba (in cui al verificarsi dello scenario peggiore le banche dovranno essere ingrado di assorbire le perdite mantenendo un core tier 1 al 9%) potrebbe indicare per il sistema bancario europeo un deficit patrimoniale di 220 miliardi di euro che riguarderebbe 66 gruppi bancari degli 89 che avevano superato gli stress test dello scorso 21 luglio, basati però su vincoli di capitale meno stringenti e perdite di portafoglio più ridotte.
Nel dettaglio, tra i principali istituti che dovranno aumentare il capitale compaiono Rbs con un possibile aumento di 19,4 miliardi di euro, Deutsche Bank e Bnp Paribas di 13,5, Société Générale di 12,8 miliardi, Barclays di 12,7, Commerzbank di 11,3 miliardi. Nel gruppo anche i cinque principali istitui italiani: UniCredit (11 miliardi), Intesa Sanpaolo (3,7 miliardi), Banco Popolare (3,1 miliardi), Mps (2,3 miliardi), Ubi (1,5 miliardi).
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