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Bce, attento monitoraggio sulle banche

10/13/2011 | marco.gementi

E' questo uno dei punti forti della Bce nel Bollettino mensile di settembre. Come gia' fatto in passato, il Consiglio direttivo esorta le banche a condurre tutti gli interventi necessari per rafforzare i loro bilanci, trattenere gli utili e...


La situazione del settore bancario necessita particolare attenzione, data l'interazione tra le questioni relative al rischio sovrano e il fabbisogno di finanziamento delle banche, con un intervento di rafforzamento dei bilanci.


E' questo uno dei punti forti della Bce nel Bollettino mensile di settembre.
Come gia' fatto in passato, il Consiglio direttivo esorta le banche a condurre tutti gli interventi necessari per rafforzare i loro bilanci, trattenere gli utili, assicurare moderazione riguardo alle remunerazioni e ricorrere al mercato per consolidare ulteriormente la loro componente patrimoniale".


Sul fronte investimeni, le operazioni rimangono ancora basse a causa di una forte avversione al rischio correlata alle tensioni del debito sovrano nell'Eurozona. La domanda di titoli di Stato liquidi e con rating elevato causata da flussi verso investimenti 'rifugio' e' stata ancora sostenuta e i premi di liquidita' corrisposti dagli investitori per titoli di Stato liquidi sono rimasti considerevoli.
Nel complesso la crisi del debito sovrano e gli indicatori economici negativi hanno avuto pesanti ripercussioni anche sui mercati dei bond sovrani e anche nelle quotazioni delle azioni e delle obbligazioni societarie.

 

Sale invece la volatilita' dei mercati obbligazionari dell'Eurozona che si e' collocata su un livello superiore a quello osservato nel maggio 2010, sebbene l'incertezza in tali mercati sia in qualche misura diminuita rispetto al picco osservato a meta' agosto 2011. Nettamente inferiore, invece, la volatilita' osservata sul mercato dei bond negli Stati Uniti.

 

Questa situazione ha una facile chiave di lettura; la complessita' delle trattative con la Grecia sul programma di risanamento e il declassamento dell'Italia da parte di due agenzie di rating con i timori di una propagazione della crisi ad altri Paesi dell'Eurozona.  

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