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Le banche contrarie alle regole del Comitato di Basilea

9/30/2011 | marco.gementi

Le banche italiane non sono favorevoli alle regole del Comitato di Basilea di aumentare il capitale tra l'1% e il 2,5% in più rispetto ai livelli di Basilea III.


Le banche italiane non sono favorevoli alle regole del Comitato di Basilea di aumentare il capitale tra l'1% e il 2,5% in più rispetto ai livelli di Basilea III.

 

Abi, Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno sottolineato la necessità di considerare la minore rischiosità dell'attività bancaria tradizionale  e hanno suggerito strumenti alternativi all'aumento di capitale per garantire la stabilità del sistema.

 

Tra le altre proposte:

- la corretta e globale introduzione del pacchetto di Basilea già approvato,

- la creazione di meccanismi di supervisione per la gestione delle crisi di gruppi tranfrontalieri,

- la risoluzione del problema dello shadow banking,

- l'introduzione di un campo di gioco comune per gli strumentio finanziari globali come i derivati.

- l'abbassamento dei requisiti patrimoniali aggiuntivi

- l'utilizzo di contingent capital

- considerare l'Ue o l'Eurozona come un'unica area geografica

- negare la possibilità di intervento ai regolatori nazionali per evitare assimetrie tra i Paesi

 

Il Comitato di Basilea prenderà in considerazione le osservazioni dei gruppi italiani ed esteri ma solo al G20 di novembre si potrà avere una visione più chiara.

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