La Bce, la Fed, la Bank of England, la Banca nazionale svizzera e la Banca del Giappone forniranno liquidità in dollari alle banche. Le cinque principali banche centrali dei paesi più sviluppati, si legge in una nota della Bce, hanno deciso in accordo di effettuare tre operazioni a tassi fissi (il 12 ottobre, il 9 novembre e il 7 dicembre) per fornire liquidità in dollari con una maturità approssimativamente di tre mesi entro la fine dell'anno.

L'intervento dell'Eurotower arriva in un momento in cui le banche europee, a causa della crisi, stanno trovando difficoltà a finanziarsi nella divisa statunitense. Stando a un recente report di JP Morgan, le banche dell'eurozona hanno perso l'accesso a più di 700 miliardi di dollari in finanziament negli ultimi anni dai fondi monetari Usa, tra prestiti interbancari e titoli di debito di breve termine.

Tuttavia, secondo un'analisi di Goldman Sachs, i governi stanno facendo gravare gran parte della risposta alla crisi sulle banche centrale, le cui azioni non convenzionali potrebbero comportare "rischi" e "pericolose" pressioni sull'economia. "Le principali banche centrali hanno già mostrato una relativa flessibilità spingendo questi limiti ed in in qualche caso superandoli", si legge nello studio, ricordando che alcuni alti funzionari della Fed parlano della possibilità di lasciare crescere l'inflazione oltre i target per un certo periodo e la Bce sta assumendo delle funzioni quasi-fiscali attraverso l'acquisto di titoli di Stato e il sostegno alle banche.