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9/13/2011 | Roberto Abate
Dopo Londra e Berlino, anche l'Italia starebbe trattando con Berna per raggiungere un'intesa sui patrimonio degli italiani custoditi dalle banche elvetiche.
Stando ad alcune indiscrezioni raccolte da MF, l'ipotesi in discussione dallo staff del ministro Tremonti verterebbe sull'applicazione di una ritenuta intorno al 30% sui conti correnti intestati a cittadini italiani che non hanno usufruito dello scudo fiscale. Due le condizioni per i correntisti: il mantenimento dell'anonimato e la possibilità per il correntista di smobilitare non più del 5% del valore totale ogni sei mesi.
Una trattativa, scrive MF, che potrebbe avere un esito positivo nei prossimi mesi, considerando che il governo elvetico avrebbe deciso di rompere l'isolamento tributario come mossa tra le altre necessaria per frenare la corsa al rialzo del franco.
La Germania e la Svizzera nelle scorse settimane sono giunte a una tregua fiscale, secondo cui le plusvalenze dei residenti tedeschi realizzate sui conti svizzeri verranno tassate alla fonte con un'aliquota del 27,375%, in linea con quella di Berlino: per gli investitori tedeschi, quindi, il deposito in Svizzera avrà il solo vantaggio dell'anonimato, ma non quello fiscale. L'aliquota, infatti, sarà versata dagli istituti elvetici al fisco tedesco. Un accordo simile potrebbe essere siglato nelle prossime settimane con Londra.
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