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7/15/2011
Il record del franco svizzero costringe la banca d'affari Credit Suisse a licenziare il 3% del personale, come minimo 1.500 dipendenti, compreso lo staff della divisione private banking, che più delle altre sta soffrendo il rafforzamento della moneta federale, salito al 7% sull'euro e al 9% sul dollaro (la divisione ha registrato 130 milioni pretasse nel primo trimestre, quando l'utile è calato del 45% a 1,14 miliardi di franchi).
Stando al Wall Street Journal, i tagli oltre alla divisione private banking (500 unità), riguarderebbero anche la divisione investment banking (600 unità), dopo un secondo trimestre certo non brillante. Il problema per molte banche svizzere in questo momento, infatti, riguarda il rapporto tra i costi, che sono in franchi, e le entrate nelle altre valute, soprattuto euro e dollari. Anche Ubs sta per licenziare 250 unità nel settore private - banking e stando a indiscrezioni stampa ha in previsione un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 5.000 dipendenti.
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