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5/25/2011 | Francesco D'Arco
Ai cinque maggiori gruppi italiani servono 11,4 miliardi di euro per raggiungere l'obiettivo del 7% del core tier 1 stabilito da Basilea 3. Sono queste le stime elaborate da Prometeia e presentate dal vicepresidente Giuseppe Lusignani.
In particolare i risultati della ricerca su analisi e previsioni dei bilanci bancari realizzata dalla società milanese rivelano che se si allarga lo sguardo alle prime 13 banche d'Italia il livello del gap da colmare per raggiungere il core tier 1 di Basilea 3 sale a 13,4 miliardi di euro. Il dato, che prende in esame i bilanci al 31 dicembre 2010, è positivo se si considera che alla fine di giugno dell'ano scorso il gap delle prime 13 banche italiane era pari a 37 miliardi (16 miliardi per le prime 5) e, se si conteggiano anche le misure che le banche potranno avviare nei prossimi mesi, al di là degli aumenti di capitale, il gap potrebbe addirittura scendere a quota 6,1 miliardi (5,3 miliardi per le prime cinque banche): in pratica gli utili del 2010.
Anche per questo le banche italiane, secondo gli analisti di Prometeia "hanno a disposizione più munizioni per superare i prossimi stress test. Sono più solide rispetto all'anno scorso e sono più solide rispetto alle principali concorrenti europee". "È stata una scelta giusta - hanno aggiunto gli esperti di Prometeia - anticipare ai primi mesi del 2011 le azioni di rafforzamento patrimoniale" chieste dal Governatore di Banca d'Italia, Mario Draghi.
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