Tempo di lettura: 1min
4/12/2011 | redazione
Un numero sempre più nutrito di investitori intende ormai gestire il proprio portafoglio nel rispetto dei principi ambientali, sociali e di governance. L’interesse crescente nei confronti di prodotti socialmente responsabili nasce dal desiderio di contribuire ad una economia più sostenibile e di raccoglierne i benifici. Secondo BNP Paribas, questo tema sarà dominante per il prossimo futuro.
Secondo Michele Calcaterra – CEO di Ecpi e docente della Bocconi – la finanza sostenibile deve configurarsi come un elemento imprescindibile nel processo di costruzione di portafogli di risparmio.
La finanza sostenibile, che esalta le performance di elementi extra finanziari quali l’attenzione all’ambiente, al sociale e la trasparenza dei processi di gestione della governance aziendale, non deve essere considerata un asset class ma connaturata al processo di investimento.
“Le performance di portafogli di investimento che mettono alla base della selezione delle azioni/obbligazioni l’analisi di sostenibilità” dice Michele Calcaterra, “dimostrano livelli assai più contenuti di volatilità e una generazione di alpha incrementale rispetto a portafogli tradizionali”.
“Agli investitori , al di la delle performances finanziarie, condizione indispensabile nel nostro lavoro – ha sottolineato Christian Dargnat CIO di BNP Paribas Investment Partners – possiamo dimostrare che i fondi ISR investono in aziende che emettono meno anidride carbonica, creano più occupazione e hanno una migliore governance”.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie