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4/1/2011 | Federico Leardini
Lo tsunami degli aumenti di capitale sembra poter lambire le porte anche di Ca' de' Sass.
Dopo l'annuncio a sorpresa di Ubi, che ha scosso il titolo nei giorni immediatamente successivi, e la smentita, secondo molti solo pro tempore, di Bpm, sotto la lente degli osservatori è entrato l'istituto guidato da Corrado Passera.
5 miliardi di Euro, a tanto ammonterebbe, secondo un consensus raggiunto abbastanza unanimemente dagli esperti la neccessità di cassa per fronteggiare qualsiasi rovescio potenziale dei mercati nel prossimo futuro.
E si scommette anche sulle tempistiche: il gruppo guidato da Corrado Passera martedì prossimo riunirà i consigli di gestione e di sorveglianza proprio per varare il piano industriale e si pensa che proprio questo incontro possa rappresentare l'occasione per l'annuncio.
A dare corpo alla tesi le parole del Presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, che lunedì ha affermato "Se ci presenteranno buoni piani industriali e ci convinceranno delle ragioni per rafforzare il patrimonio delle nostre banche non ci tireremo indietro".
Ad appoggiare operazioni simili lo stesso governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che ha invitato le banche italiane a procedere a rafforzamenti dei loro requisiti patrimoniali prima degli stress test, e pare che in privato, stia ulteriormente spingendo in questa direzione, anche per dare un segnale forte agli osservatori internazionale in vista della corsa alla poltrona di Jean Claude trichet alla Bce.
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