Le banche scaricano i Piigs. Secondo l'ultimo report realizzato da R&S di Mediobanca sul bilancio del primo semestre dei grandi gruppi del Vecchio Continente, l'esposizione delle big sul debito di Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna è in forte calo. In particolare, le 20 grandi banche analizzate dall'ufficio studi di Mediobanca detenevano a fine giugno circa 276 miliardi in titoli di stato dei cinque paesi, contro i 325 miliardi di fine giungo 2011, con un calo di oltre 49 miliardi in dodici mesi.

 

Per quanto riguarda i titoli di stato italiani il calo è stato di circa 22 miliardi: gli investimenti delle banche europee verso l'Italia ammontavano a fine giugno 2012 a 174 miliardi, contro i 196,4 dell'anno prima. Le uniche realtà che hanno aumentato l'esposizione nel debito italiano sono le due big italiane (UniCredit e IntesaSanpaolo), che sono passate dai 103 miliardi del 2011 agli attuali 121,4 miliardi, e Deutsche Bank, che ha incrementato la sua esposizione verso il nostro debito sovrano da 355 a 1.829 milioni, mantenendo peraltro una posizione scoperta nel portafoglio di trading per 1.043 miliardi (era di 3 miliardi nel giugno 2011).

 

Quali sono invece le banche che hanno abbandonato l'Italia? Secondo l'indagine di Mediobanca, per i titoli di Stato italiani, le cessioni più importanti hanno riguardato il Credit Agricole (14 miliardi, di cui 10 miliardi relativi alle divisioni assicurative del Gruppo) e Bnp Paribas (8,9 miliardi). Tra le altre si segnala l'esposizione netta complessiva negativa sui titoli italiani (-21 milioni contro 3,53 miliardi un anno prima) di Royal Bank of Scotland.