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11/19/2012
L’americana Jp Morgan Chase e la svizzera Credit Suisse Group pagheranno complessivamente circa 417 milioni di dollari per chiudere le accuse civili della Securities and Exchange Commission, collegate a presunte informazioni fuorvianti date agli investitori su offerte di titoli garantiti da mutui residenziali all’epoca della crisi del 2008.
Nel dettaglio, Jp Morgan pagherà 296,9 milioni di dollari, mentre la banca elvetica verserà 120 milioni di dollari. Entrambi gli istituti finanziari hanno acconsentito a patteggiare senza ammettere o smentire le accuse.
In particolare, secondo la Sec, Jp Morgan non avrebbe adeguatamente segnalato che i mutui a cui erano collegati i titoli erano rischiosi e in arretrato sui pagamenti, mentre entrambi gli istituti non avrebbero chiarito in modo corretto come i pacchetti venduti erano composti, provocando perdite per gli investitori.
L’accordo trovato con la Sec deve essere ora approvato da un tribunale.
Come si legge in una nota di Jp Morgan, oltre due terzi di questi pagamenti sono collegati a titoli emessi da Bear Stearns, rilevata da Jp Morgan durante la crisi, e saranno restituiti ai fondi sposorizzati da Bear o agli investitori.
La banca americana è “felice che sia stato raggiunto un accordo che consente di lasciarsi la questione alle spalle” e “sebbene non ci sia garanzia che altre accuse non saranno mosse in futuro, Jp Morgan non è al corrente di ulteriori indagini in corso” da parte della Sec.
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