LE NOVITA' - Stress test veri per le banche europee sotto l'egida della European Banking Authority.

Le attese per il nuovo round di esami sul credito in Europa crescono, di pari passo al numero di nuove informazioni che emergono da Bruxelles.

Le ultime riguardano la nascita di una nuova categoria di banche "a rischio fallimento", gli istituti sull'orlo del collasso che rischiano di cadere sebbene i loro margini di capitalizzazione siano ancora sopra i minimi imposti dai test.

La memoria corre, infatti, agli esami della scorsa estate che avevano fallito nell'evidenziare la fragilità degli istituti irlandesi, che dopo solo 4 mesi erano dovuti ricorrere alle finanze pubbliche di Dublino per rimanere operativi.

I nuovi esami, gestiti dall'EBA, promettono di essere più probanti e di dare risultati più chiari e affidabili.

 

OCCHI SUI DIVIDENDI - Nelle prossime settimane il gruppo guidato da Andrea Enria farà luce sugli scenari e le metodologie applicate. Tra le voci che circolano l'esistenza di confronti incrociati fra lo stato attuale delle banche e prospettive particolarmente negative sul fronte macroeconomico globale, interno e su variazioni sul fronte dei tassi d'interesse e dei prestiti governativi.

"Quello che mi piacerebbe emergesse da questi test non è solo un semplice guidizio di promozione o bocciatura" ha fatto sapere Enria "ma mi piacerebbe si iniziasse a dibattere un sistema di gestione e di procedure per le banche che appaiono particolarmente fragili e possono rischiare il collasso".

Parole che hanno fatto drizzare le orecchie degli esperti soprattutto per quanto riguarda la possibilità che le autorità europee tentino di arrogarsi prerogative decisionali sul fronte della distribuzione dei dividendi, che continuano ad essere visti come la leva principale sulla quale agire per garantire una maggior stabilità di cassa per molti istituti.