Banca Monte dei Paschi abbasserà il costo del lavoro da 2,195 a 1,896 miliardi.

Lo ha detto l'amministratore delegato Fabrizio Viola, presentando il piano industriale 2012-2015 della banca.

 

Viola ha spiegato che i dipendenti di Banca Mps ''saranno chiamati a dover realizzare un impegno straordinario sia come proattivita' commerciale che come efficienza operativa''. E' necessario, ha aggiunto, che ''il personale capisca l'importanza di fare squadra e che possano essere introdotti modelli e approcci in cui motivazione, professionalita' e meritocrazia siano davvero dei pilastri portanti''.

Viola ha anche ricordato che ''gli effetti della riforma previdenziale complicano la vita alle banche'', che negli ultimi anni ''hanno utilizzato massicciamente la leva dei pensionamenti che per almeno 3 anni non potra' essere utilizzata''.

 

Il piano prevede una minore forza lavoro di 4.600 unità nel 2015 ed è stato già duramente contestato dai sindacati.

Tale cifra, ha spiegato Viola, si ottiene tramite la diminuzione (2.360 unita') permessa dal progetto di esternalizzazione del back office; di 1.200 unita' (di cui 700 gia' ottenute con la cessione di Biverbanca) da asset disposal e per il resto dalla differenza algebrica tra ''un numero ristretto di assuzioni e le uscite sia naturali che da pensionamenti obbligatori. Il piano vuole raggiungere l'efficienza operativa cercando di mantenere un livello di sostenibilita' sociale che per una banca e' un fattore abilitante''.

Il piano prevede la ''riconversione di oltre 2600 risorse da strutture centrali'' o da parti della filiera commerciale ''ad attivita' di relazione e sviluppo commerciale''.

L'obiettivo e' quello di ''introdurre un concetto di lavoro per obiettivi'' con l'applicazione di ''sistemi premianti''.