La prossima vittima potrebbe essere la Francia. La borsa di Parigi dall'inizio del mese di luglio sta cedendo quasi 7 punti percentuali, allontanandosi dai numeri della locomotiva tedesca (che è ferma ad un -2% in poco più di due settimane) per avvicinarsi, invece, al -8%/-9% dei paesi più a rischio default.

 

 

E la situazione, secondo gli analisti interpellati da Reuters, potrebbe peggiorare ulteriormente dal momento che la Francia, non solo dovrà pagare una buona fetta dei conti dei nuovi aiuti alla Grecia, ma è anche particolarmente esposta in Italia. In particolare si parla di un'esposizione del sistema bancario francese all'Italia di circa 380 miliardi di euro, a cui si somma l'esposizione verso Grecia e Portogallo.

 

 

"L'economia francese non sta facendo fantasticamente bene, mi chiedo se le agenzie di rating non si rivolgeranno alla Francia dicendo: non siamo sicure che la tripla-A sia così robusta, mettendo il rating sotto osservazione" afferma lo strategist di Smith & Williamson Philip Lawlor. E, in effetti, anche lo sread Francia-Germania ha toccato i nuovi massimi dal 1995, riportandosi ai livelli pre-euro.

 

 

"La performance francese ha destato molta curiosità" spiega lo strategist di West LB Michael Leister. "Si può sostenere che la situazione non sia così preoccupante come i recenti sviluppi in Italia e Spagna, ma ormai è chiaro nella testa degli investitori che non si può più parlare di crisi della periferia, ma di una vera e propria crisi dell'intera zona euro".