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4/19/2011 | Vanina Gerardi
Sono ormai lontani i tempi in cui si comprava dollaro per tutelare i propri risparmi. Oggi la parola d'ordine è oro e franco svizzero. Beni di rifugio che la fanno da padrona per gli investitori, sia per quelli che vogliono proteggere il proprio denaro che per chi ha voglia di guadagni.
Il metallo giallo brilla e sfiora quota 1500 dollari l'oncia. Una soglia che, secondo gli operatori del mercato delle commodity, può tranquillamente superare. A sorridere anche il Canton Ticino. I caveau delle banche svizzera tornano a riempirsi di franchi e non solo. La Svizzera ha recentemente dichiarato di volersi aprire alle imprese europee garantendo una tassazione vicino allo zero per i primi tre anni.
Per concludere guardiamo agli Stati Uniti. Che fossero la prima economia mondiale ma che fosse sostenuta dal debito lo sapevano tutti, ma che Standard & Poor ponesse in dubbio la sua solvibilità è stata una sorpresa. Non certo per la politica che vede come unica soluzione il rialzo delle tasse: parola che suona come una minaccia per il governo Obama che deve affrontare un anno di elezioni.
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