Tempo di lettura: 2min

Chris Iggo: "Vi dico che il reddito fisso non è poi così male"

3/6/2013 | Massimo Morici

A dispetto di chi prospettava la "grande rotazione", secondo il cio global fixed income di AXA Investment Managers i bond continuano ad offrire opportunità interessanti


Il 2013 per il reddito fisso  sarà un anno decisamente più deludente del 2012, quando il segmento high yield in media registrò ritorni attorno all'8%, ma a dispetto di chi prospettava la "grande rotazione" (l'uscita in massa dall'obbligazionario per entrare nell'azionario) l'universo obbligazionario continua a rimanere interessante.

Ne è convinto Chris Iggo (nella foto), CIO Global Fixed Income di AXA Investment Managers, che oggi  a Milano ha presentato la strategia di investimento della casa francese a investitori e stampa. Per quanto riguarda il debito italiano, Iggo ha detto che AXA IM potrebbe tornare a valutare l'investimento in Btp  se i rendimenti del decennale arrivassero in area 5 - 5,25% (ad oggi siamo sotto il 4,7%).

Per il momento, l'assenza di un governo capace di chiedere la protezione della Banca centrale europea continua a tenere alla larga la casa francese, così come altri investitori esteri. "La mia preoccupazione è che lo stallo politico sollevi domande sul futuro delle riforme in Italia e questo potrebbe voler dire che gli investitori torneranno a chiedere un premio al rischio maggiore", ha detto Iggo che tuttavia non teme scenari catastrofici. “Draghi – ha aggiunto – ha assicurato lo scorso anno che farà qualsiasi cosa per salvare l'euro e ciò sembra ancora bastare ai mercati come rassicurazione”.

Salvo sorprese e grazie alla Bce, quindi, i rendimenti italiani non dovrebbero esplodere, come accaduto alla fine del 2011 e a maggio 2012, ma "nel breve termine, a causa del rischio politico, non sono neppure destinati a scendere", ha aggiunto Iggo. Per rivedere una consistente partecipazione degli investitori esteri alle aste secondo Iggo l'Italia dovrà agire sul debito e avviare un processo di riforme strutturali nel contesto di una più ampia ridefinizione della governance europea. Per ridurre gli spread, invece, gli stati Ue devono rinuciare alla politica fiscale e questo richiederà tempi lunghi.

Tornando agli investimenti nel reddito fisso, secondo Iggo i ritorni quest'anno si manterranno più bassi rispetto al 2012 e più vicini alle medie storiche. Per chi va a caccia di rendimento, i temi restano sostanzialmente quelli del 2012: bond finanziari, debito corporate dell'Europa periferica, corporate "high yield" e obbligazionario emergente in testa. Su quest'ultimo fronte, Iggo ha detto di privilegiare il debito societario a quello sovrano di paesi come il Messico, il Venezuela, l'Indonesia e la Turchia.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?